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I limoni del Lago di Garda

Tra limonaie e ville storiche alla scoperta della riviera bresciana

di Lavinia Colonna Preti
I limoni del Lago di Garda — Lombardia Secrets

Un frutto che, con i suoi giardini dell’Eden, le caratteristiche limonaie, ha ispirato i grandi di tutti i tempi, da Klimt a Goethe, che ne hanno descritto la meraviglia nei loro capolavori.

Di origine asiatica, il limone arriva in Italia grazie agli Arabi e pare che la sua coltivazione nel Lago di Garda abbia inizio a Gargnano nel XIII secolo in un convento di frati francescani. Favorita dal docile microclima del lago, la sua produzione fu incentivata in particolar modo sotto il dominio della Repubblica di Venezia che incoraggiò il nascere delle limonaie, affascinanti strutture terrazzate concepite per riparare i frutti dal freddo.

Un piccolo miracolo dell’ingegno umano, considerato che ad oggi le limonaie del Garda sono la coltivazione di questi agrumi, che normalmente necessitano di un clima caldo, più settentrionale al mondo.

I limoni del Lago di Garda — Lombardia Secrets
I limoni del Lago di Garda — Lombardia Secrets

Da lì, i pregiati limoni raggiungevano, via Torbole, il Nord Europa, in particolare l’Impero Austro-Ungarico fino alla Russia. Il declino della loro produzione iniziò dopo la Prima Guerra Mondiale soprattutto a causa, in seguito all’unità d’Italia, di un minor costo degli agrumi provenienti dal Sud e della scoperta dell’acido citrico sintetico.

Il bellissimo panorama che offre il territorio che va da Riva del Garda a Gargnano, con le sue limonaie, oleandri e cipressi, ha affascinato scrittori e artisti di tutte le epoche. Da J. Wolfang Goethe, che nel 1786 nel suo leggendario “Viaggio in Italia” ne rimarrà incantato, a Gustav Klimt che nel 1913 soggiorna a Tremosine nell’albergo Morandi dove dipinge varie tele en plein air, a David Herbert Lawrence, autore di vari romanzi tra cui il celebre “Amante di Lady Chatterley”, che in “Twilight in Italy”, scritto durante la sua permanenza a Gargnano nel 1912-13, dedicherà un capitolo a “I giardini di limoni”.

I limoni del Lago di Garda — Lombardia Secrets

Nel 1929, in seguito alla costruzione della Gardesana Occidentale, una delle strade panoramiche più belle del mondo, che collega Riva del Garda con Limone e Gargnano, inizia la rinascita anche turistica dell’area.
Oggi, infatti, sono molte le limonaie che sono state “riscoperte”, come quella di Villa Bulgheroni a Maderno o quella del Castèl a Limone.
Tra le più belle ancora in funzione, a Gargnano, la famiglia Gandossi ha restaurato la vecchia limonaia La Malora, che prende il nome dal vicino ruscello, dove viene coltivata la rinomata varietà autoctona Madernina. Oggi è possibile visitarla e acquistare i suoi deliziosi prodotti come il limoncino o la confettura di limoni con scorzette.

Perché amarli
Il limone del Garda si caratterizza per la sua forma rotonda, piacevole acidezza, aromatica fragranza ricca di oli essenziali, e una scorza sottilissima, perfetta per essere utilizzata nelle preparazioni culinarie.

Dove assaggiarli
Sono tanti gli chef che hanno riscoperto il limone del Garda per le loro invenzioni culinarie. Tra i più celebri, Riccardo Camanini del bellissimo Lido 84 che ha ideato molte ricette a base di questo frutto come il fusillone in bianco con capperi, mandorle e limone.

L’abbinamento must
Con il pesce di lago oppure con i gamberi di Mazara che diventano davvero speciali con un po’ di buccia grattugiata di limoni del Garda.

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