
A Milano un 5 stelle divertente e provocatorio, museo diffuso, galleria d’arte, unico hotel della città ad offrire l’incredibile esperienza di dormire affacciati su Galleria Vittorio Emanuele II.
L’Art Hotel rispecchia la personalità dei suoi patron of arts, Alexander Vik e la moglie Carrie, lui imprenditore di origine norvegese divenuto famoso per la sua vita cinematografica: una laurea a Harvard, scampato a una valanga in Canada durante una sessione di sci estremo, una catena di luxury retreat in Uruguay e in Cile dove in una vigna di 11mila acri vuole produrre il vino più buono del mondo e, da appassionato collezionista, varie gallerie d’arte tra NY e Monte Carlo.

Amo creare cose belle, che sia una stanza, un vino o una nuova azienda.
(Alexander Vik, founder)
Alexander, con il supporto di un team di art-advisor, ha voluto che ogni camera e spazio fossero decorati diversamente, così ad oggi sono oltre 90 gli artisti da tutto il mondo che si sono divertiti ad abbellire l’eclettico hotel (il nome di ognuno di loro è scritto sulla porta della camera che hanno “firmato”), sicuramente uno dei più originali al mondo.
Nella lobby, a cui si accede da via Silvio Pellico, accolgono gli ospiti una gigantesca riproduzione del Pensatore di Auguste Rodin e affreschi dell’artista milanese Alex Folla, mentre salendo al primo piano, dove si trovano il V Bart e il Restaurart, ci aspettano tante altre opere d’arte che cambiano con il tempo, offrendo suggestioni sempre nuove.


Come le pop girl della giapponese Tomoko Nagao, esponente del new pop nipponico, le irriverenti ceramiche del milanese Francesco De Molfetta, le foto black and white del polacco Szymon Brodziak, le opere fiabesche riccamente decorate di Nina Surel e i collages del misterioso Felipe Cardeña, che rendono l’hotel una gigantesca installazione onirica.
Tra le 89 camere spiccano sicuramente la Room 524, la Vik Presidential Suite, con salotto affacciato in Galleria e la camera da letto in Piazza della Scala per godere in un solo soggiorno di due tra le viste più iconiche di Milano, e le Camera Palace tra cui l’elegantissima 208 decorata da Mario Schifano.

Il V Bart e Restaurart, che offrono una meravigliosa vista sulla Galleria, il Salotto di Milano, sono informali e divertenti, pensati per essere accoglienti a tutte le ore del giorno, sia per un drink che una riunione di lavoro.
Sono il regno dell’executive chef Néstor Rodrigo Hernandez che, oltre ai grandi classici della ristorazione internazionale, fa percepire le sue origini colombiane con originali piatti come il suo Black cod in Ajiaco con platano e pannocchia e del Bar Manager Eros Altavela, con esperienza da Gordon Ramsay a Londra, che reinventa i cocktail classici con ingredienti sorprendenti come il suo Americano a base di Lambrusco, infuso Dammann Rooibos Cederberg, Peychaud Bitter e liquore di Maraschino o l’originale Sex in the Cinema servito su un contenitore da popcorn a base di Rum Ambré Agricole J.Bally, Buffalo Trace Bourbon, latte di anacardo da lui preparato, succo di ananas e sciroppo di pop corn.
Il segreto
La camera 210, una delle più instagrammate al mondo con affaccio in Galleria, è una vera e propria galleria d’arte che ospita mostre sempre diverse e può essere prenotata anche per eventi privati o utilizzata come showroom.
Info utili
Galleria Vik Milano
Via Silvio Pellico 8
20121 Milano
Tel. +39 02 89058297
Primi: 18 — 25 euro
Secondi: 30 — 35 euro
Business lunch: 33 euro tutto compreso
Cocktail: da 16 euro
Camere: da 350 euro