
Un nome che ha fatto la storia della ristorazione milanese, dando vita in tutti i suoi locali a quell'atmosfera conviviale ed elegante che ancora oggi rende così uniche tutte le realtà firmate Giacomo.
A Milano, Da Giacomo è una vera istituzione, sin da quando, giovanissimo, Giacomo Bulleri lascia la Toscana e, dopo aver fatto gavetta a Torino, nel 1958 apre in via Donizetti il suo primo ristorante votato alla buona cucina e alla convivialità tipiche della sua terra d’origine.
Nel 1989, quando via Sottocorno era ancora considerata una lontana periferia del centro città, fa una scelta lungimirante e trasferisce lì il suo ristorante, intuendo già allora l’importanza di un arredo “scenico”. Grazie all’amicizia con Lorenzo Mongiardino, famosissimo architetto e scenografo per il cinema e il teatro, arreda, infatti, le sale del suo nuovo ristorante con uno stile originale, innovativo per quel tempo.

E poi Milano mi ha insegnato che bisogna credere nelle cose. Aveva ragione: le cose nelle quali ho creduto, piatti, lavori, amori, sono sempre andate bene. Perché quando uno ci crede è già a metà del lavoro
(Giacomo Bulleri, fondatore)
Nel 2007 Giacomo, dal carattere irrequieto che guarda sempre avanti, detta nuovamente tendenza. Approfittando del negozio di parrucchiere che aveva chiuso di fianco il suo ristorante, apre il Bistrot, quando questa moda a Milano non era ancora iniziata. Questa volta è l’architetto Roberto Peregalli, “erede” di Mongiardino, ad arredarlo, ispirandosi ai caffè di fine ottocento.
Al Bistrot ci si sente a casa come se il locale esistesse da sempre: mobili ed oggetti portano con sé, infatti, una storia “vissuta”. I tavoli provengono da un bistrot francese, il parquet è antico e tutti gli oggetti sono originali, acquistati ad aste o in negozi d’antiquariato. Come il bellissimo paravento orientale del 1700, i quadri ottocenteschi alle pareti e la libreria di libri antichi.


La cucina, coordinata dall’Executive Chef dei ristoranti del Gruppo Emanuele Settel, è basata sui piatti della tradizione toscana e milanese, come il risotto giallo e la cotoletta, che in anni recenti si sono via via arricchiti di proposte internazionali come il ceviche o il foie gras con composta di frutta di stagione e pan brioche artigianale.
La materia prima è selezionata tra i migliori fornitori italiani, come l’olio toscano Poggio delle Poiane o quello siciliano Koton, i pomodorini del Piennolo del Vesuvio, la pasta del produttore pugliese Petrilli, la giardiniera di Cascina Pizzavacca, i gamberi rossi di Mazzara del Vallo.
Nello stile dei bistrot francesi, si possono ordinare anche ostriche e champagne o piatti al tartufo da abbinare a rossi importanti, la cantina conta oltre 400 vini, oppure fingerfood da accompagnare a cocktail preparati da barman professionisti.
Negli anni, la popolarità di Giacomo continua ad aumentare e nel 2015 viene insignito dell’Ambrogino d’Oro, la massima onorificenza meneghina, il coronamento di una vita dedicata al buon cibo e alla sua “famiglia” di collaboratori.


Oggi è la terza generazione, guidata da Marco Monti e Tiziana Bulleri, insieme alle figlie e ai generi, ad aver dato nuova spinta e visione imprenditoriale a quello che è diventato un grande Gruppo che opera nel campo della ristorazione di alto livello.
Via Sottocorno, ormai famosissima a Milano, negli anni si è arricchita di varie realtà a firma Giacomo: al n. 5 della via hanno aperto la Pasticceria e la Tabaccheria, un cafè drogheria dove si possono acquistare prodotti gastronomici, aperta, dalla colazione all’aperitivo, proprio davanti al Bistrot. Nel 2017 al n. 36 ha aperto la Rosticceria dove si mangiano, sotto un pergolato rustico di vite di uva americana, piatti semplici della tradizione come le lasagne, le polpette mondeghili e il pollo allo spiedo.
In tutti i locali del Gruppo, Giacomo, attraverso un suo ritratto scattato dall’amico Giovanni Gastel, continua a sorriderci sotto l’elegante panama bianco: un modo per mantenere vivo il legame con la sua affezionata clientela e non farci mai dimenticare quello spirito salottiero misto ad efficiente rigore che ancora oggi segna il successo di uno dei luoghi più amati e alla moda di Milano.
Il segreto
Da Giacomo sono passati proprio tutti, da Barack Obama a Mick Jagger, da Bono Vox a Vladimir Putin, ma Giacomo non ha mai smesso di usare il suo spirito burlone toscano anche con gli ospiti più famosi. Una sera, vedendo Madonna seduta al bistrot, l’ha avvicinata dicendole “Te sei Madonna? Piacere, io sono Giacomo”, riuscendo a strappare un sorriso anche alla riservata diva del pop.
Info utili
Giacomo Bistrot
Via Pasquale Sottocorno 6
20129 Milano
Tel. +39 02 76022653
Antipasti: 14 — 25 euro
Primi: 16 — 24 euro
Secondi: 22 — 35 euro