Arte&Stile

Villa Necchi Campiglio

Il capolavoro di architettura anni '30 dell'architetto Piero Portaluppi

di Stefanella Ebhardt
Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets

In zona Corso Venezia a Milano, la villa è un gioiello di stile déco perfettamente conservato, grazie alla tutela del FAI, costruita come dimora della famiglia Necchi Campiglio, elegante protagonista della vita mondana meneghina di inizio secolo.

Siamo negli anni ’30, le sorelle Necchi stanno rientrando da una serata al Teatro alla Scala, e nel cercare il proprio autista nella nebbia si ritrovano in una strada sconosciuta di fronte ad una cancellata che delimita un meraviglioso giardino con il cartello ‘Vendesi’. E’ amore a prima vista e già il mattino seguente sarà il marito di Gigina, il medico e imprenditore Angelo Campiglio, a contattare il conte Cicogna per concordare l’acquisto della proprietà.

Comincia così la storia di Villa Necchi Campiglio, il cui progetto viene affidato a Piero Portaluppi, uno degli architetti più capaci e in voga dell’epoca, con l’incarico di creare per loro la villa più moderna, all’avanguardia e chic di Milano. Anche se il suo campo da tennis, il lussureggiante giardino e la piscina riscaldata sarebbero già di per sé caratteristiche che fanno di questa dimora cittadina un unicum eccezionale, sono l’equilibrio degli elementi, la ricerca dei materiali, la raffinatezza dello stile e la sontuosità degli spazi a trasmettere il sapore del genio di questo luogo.

Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets

Nata per “ricevere”, la villa potrà continuare la sua funzione di luogo di ritrovo per incontri culturali e colazioni, anche grazie alla caffetteria ricavata chiudendo con vetrate il patio esistente.

(Giulia Maria Crespi, fondatrice e presidente onoraria del FAI)

Basti citare i preziosi marmi dalle sfumature più diverse, il rivestimento in pergamena della sala da pranzo, o la boiserie in palissandro per capire che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro, edificato tra il 1932 e 1935, che Portaluppi potè pensare in tutta libertà grazie al mandato senza limite di budget che ricevette da Gigina e Nedda.

Un edificio incredibilmente all’avanguardia per l’epoca, anche grazie ai particolari accorgimenti pensati per assicurare il massimo comfort: i citofoni interni, l’ascensore, il montavivande o i serramenti, come le porte blindate e l’immensa saracinesca in ferro che, salendo elettricamente dal suolo, chiudeva l’ingresso della villa di notte.

Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets
Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets

Nedda e Gigina fanno parte dell’alta borghesia pavese, proprietari di fonderie e della famosa industria per macchine da cucire fondata dal fratello Vittorio. Insieme al marito di Gigina, Angelo, vivranno qui insieme per tutta la vita, trasformando la loro casa in un cenacolo di incontri culturali e mondani.
Tanti furono gli ospiti importanti, come mostrano le fotografie ancora esposte nelle stanze, tra cui i reali di Spagna e la principessa Maria Gabriella di Savoia a cui era “riservata” una stanza ancora oggi denominata “la stanza della principessa”.

Di questo privilegiato spaccato di vita, la casa porta ancora fedele testimonianza, come se il tempo si fosse fermato. In cucina, per esempio, è possibile ammirare le porcellane così come venivano usate, il cui disegno è stato pensato dallo stesso architetto Portaluppi, decorate con meravigliosi motivi geometrici di ispirazione Art Dèco e il “logo” della famiglia proprietaria della villa.

Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets

L’unicità della dimora ha spinto Claudia Gian Ferrari, figlia del noto gallerista, a donare le sue collezioni al FAI affinché trovassero a Villa Necchi Campiglio la loro nuova casa: così, ad accogliere il visitatore, troviamo “L’amante morta” di Arturo Martini, solo una delle meraviglie che si incontrano muovendosi tra le stanze della dimora, oltre ad altre 40 opere che risalgono al periodo tra le due guerre di Morandi, De Chirico, De Pisis.

Un’intera stanza del secondo piano è, invece, dedicata al lascito dei coniugi de’ Micheli, tra cui una magnifica veduta del Canal Grande a Venezia di Canaletto.

Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets
Villa Necchi Campiglio (MI) — Lombardia Secrets

Aperta al pubblico dal 2008, Villa Necchi Campiglio è inserita nel circuito delle case museo di Milano. Un’eredità meravigliosa che le sorelle decisero di affidare al FAI attraverso Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice della Fondazione.

La Villa, oggi visitabile secondo le indicazioni che si trovano nel sito istituzionale, ospita anche eventi selezionati ed è stata set di importanti film, tra cui Io sono l’amore del regista Luca Guadagnini con una magnifica Tilda Swinton e House of Gucci di Ridley Scott.

Il segreto

E’ una vita di sfarzi, viaggi e mondanità quella delle “gigine” come erano soprannominate le sorelle Necchi, ma anche di amicizia e buon cuore. Negli anni ’80 vendettero gioielli e opere per donare tutto il ricavato allo IEO, Istituto Europeo di Oncologia, fondato da Umberto Veronesi, loro medico privato e amico.

Info utili

Villa Necchi Campiglio
Via Mozart, 14
20122 Milano
Tel. +39 02 76340121

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