Arte&Stile

I segreti della Triennale di Milano

E la nascita del Design italiano

di Lavinia Colonna Preti
I segreti della Triennale di Milano — Lombardia Secrets

La storia della Triennale di Milano, oggi una delle istituzioni legate al design più importanti al mondo, si fonde con quella della nascita del Made in Italy e di alcune tra le pagine culturali più significative del nostro Paese.

La Triennale di Milano nasce nel 1933 quando, a seguito del lascito testamentario dell’imprenditore, politico e mecenate Antonio Bernocchi che aveva donato al Comune la somma per la sua costruzione, viene inaugurato l’allora Palazzo Bernocchi, nato con lo scopo di ospitare la Biennale Internazionale delle Arti Decorative che sino a quella data si era tenuta al Palazzo Reale di Monza.

Sotto la guida degli architetti Gio Ponti e Mario Sironi, l’esposizione diventa triennale e prende il nome di Triennale di Milano – Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne e dell’architettura moderna.

La mostra acquista via via negli anni autorevolezza e centralità nell’aggregare i grandi talenti creativi che stavano nel frattempo emergendo a Milano: è soprattutto una nuova generazione di architetti – Franco Albini, i fratelli Livio, Pier Giacomo e Achille Castiglioni, Marcello Nizzoli, Alberto Rosselli e Marco Zanuso solo per citarne alcuni – ad iniziare a cimentarsi per la prima volta, oltre che nella progettazione edile, anche nella creazione di oggetti per la casa.

I segreti della Triennale di Milano — Lombardia Secrets

L’Esposizione Triennale vedrà un solo arresto a causa della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale il Palazzo dell’Arte subirà l’occupazione nazista, sino al 1947, anno che segna la riapertura dei suoi spazi al pubblico.

E’ proprio alla fine degli anni ’40 che, anche grazie al fermento che cresce attorno alla Triennale, nasce il Design come lo conosciamo oggi: una “fiamma rinascimentale”, come definita da vari critici, caratterizzata da una visione unica al mondo che abbraccia teoria, tecnica ed artigianato, ancora oggi tratti distintivi del design Made in Italy. Siamo, infatti, nell’Italia del Secondo Dopoguerra che vede nella promozione della relazione tra industria, arte e società una necessità spinta dalla moneta forte e dal bisogno di convertire in civile, dopo lo sforzo bellico, la produzione di molte fabbriche.

I segreti della Triennale di Milano — Lombardia Secrets
I segreti della Triennale di Milano — Lombardia Secrets

Una decade dopo, la Triennale sarà testimone del periodo che precede il Boom Economico degli anni ’60 quando, per la prima volta, l’opera dei designer arriva nelle case di tutti gli italiani che scoprono i primi elettrodomestici e l’elettronica di consumo. E’ l’epoca in cui nascono gli oggetti più iconici del design, basti pensare ad alcuni capolavori (oggi in mostra alla Triennale) come la macchina da cucire Visetta di Gio Ponti del 1948 o Algol 11, il televisore portatile disegnato nel 1964 da Marco Zanuso e Richard Sapper per Brionvega, talmente bello da essere ancora in produzione.
E in quegli anni, il Teatro della Triennale diventa anche sala sperimentale delle prime trasmissioni televisive italiane dove verranno girate le mitiche trasmissioni, da “Arrivi e Partenze” e “Lascia o Raddoppia”, di Mike Bongiorno.

La fine degli anni ’60 vede, invece, l’inizio della cultura pop che rende le sue icone protagoniste del design stesso, creando oggetti cult come la lampada da tavolo UFO, creata dall’omonimo collettivo di designers nel 1968 e ispirata a quella con il simbolo del dollaro che Zio Paperone aveva nel suo studio, oppure il sofà Bocca di Gufram realizzato dagli architetti dello Studio65, omaggio alla celebre installazione di Dalì con le labbra dell’attrice hollywoodiana Mae West (anch’essi in mostra).

I segreti della Triennale di Milano — Lombardia Secrets

Ancora una volta protagonista della storia sociale di una nazione, in quegli anni apre negli spazi della Triennale, nome con cui è ormai chiamato dai milanesi il Palazzo dell’Arte, il Piper Club che diventa un punto di riferimento per i concerti di grandi artisti, dalla nostra Patty Pravo sino a Jimi Hendrix. E’ da questa legacy che nel 1970, dopo una ristrutturazione, nasce la mitica discoteca Old Fashion, che prende il nome dall’omonimo cocktail, protagonista per varie decadi della nightlife milanese.

La centralità della Triennale nel mondo del design internazionale sfocia nel 2007 con l’inaugurazione del Design Museum, primo museo permanente del design italiano al mondo che conta un patrimonio di ben 1.600 oggetti creati dal 1927 sino al presente.

Oggi la Triennale, oltre alla celebre esposizione che nel 2022 giunge alla XXIII edizione e alla mostra permanente del design Made in Italy, ospita durante tutto l’anno vari eventi e temporanee tematiche, oltre che un fitto cartellone teatrale. E, tra una mostra e l’altra, potete fare una pausa al Caffè Triennale oppure al Caffè in Giardino in estate, mentre per un pranzo panoramico potete prenotare alla Terrazza Triennale – Osteria con Vista, una serra trasparente con vista su Parco Sempione e lo skyline di Milano.

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