A Palazzo Reale a Milano la mostra che ripercorre tutta la carriera di Helmut Newton, uno dei fotografi più importanti al mondo che ha rivoluzionato la moda ed il costume del Novecento.
Allestita al piano nobile di Palazzo Reale, una retrospettiva di 250 fotografie, riviste, documenti e video che offrono uno sguardo completo sullo stile, sull’unicità e sul lato provocatorio del lavoro di uno dei fotografi di moda più amati e rivoluzionari di tutti i tempi. Un percorso suddiviso in capitoli cronologici in cui, oltre alle immagini iconiche, troviamo anche preziosi scatti inediti presentati per la prima volta in Italia.
L’esposizione, prodotta in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino per celebrare il centenario della nascita del fotografo (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004), è visitabile fino al 25 giugno 2023 e attraversa tutte le fasi della carriera del fotografo, rivelando anche aspetti meno noti del suo lavoro artistico.
Bisogna essere all’altezza della propria cattiva reputazione.
(Helmut Newton)
Helmut Neustädter, nato a Berlino da una famiglia ebrea benestante, inizia già a 16 anni a sperimentare l’arte della fotografia nello studio della fotografa Yva. Alla fine degli anni ‘30, a causa delle leggi razziali, è costretto a lasciare la Germania e, dopo un periodo in Cina, nel 1940 si trasferisce in Australia. Entra nell’esercito ed è qui che incontrerà la futura moglie, June Browne, sua adorata musa ed essa stessa fotografa con lo pseudonimo di Alice Springs.
Nel 1956, lavorando con il nome di Helmut Newton, inizia a collaborare con Henry Talbot nel suo studio specializzato in pubblicità di moda e realizza i primi progetti con Vogue Australia e Vogue UK. E’ l’inizio di una carriera nel mondo del fashion che esploderà dopo il ritorno in Europa, all’inizio degli anni ’60, grazie alle collaborazioni con la rivista Queen e le edizioni francesi di Vogue ed Elle. In questo periodo, a Parigi, inizia anche il sodalizio con i mostri sacri della moda, da Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld, per cui realizzerà alcuni dei suoi scatti più audaci e sensuali.
Negli anni ’70, le sue immagini scardinano i codici della fotografia di moda tradizionale, stravolgendo i set classici e impiegando le modelle in modo non convenzionale. Sono diverse le immagini esposte in mostra che mostrano proprio la sua geniale creatività: come i servizi fotografici scattati in elicottero, su una spiaggia alle Hawaii, o in lascivi hotel parigini di notte.
Nelle sue fotografie sono le donne a prendere il potere, il loro corpo è celebrato, reso plastico, potente, glorioso, mentre l’uomo resta spesso un elemento collaterale alla scena. Ogni scatto racconta una storia, come la famosa Rue Aubriot in cui una garçonne vestita in abiti Yves Saint Laurent fuma di notte per strada, immortalata dal fotografo proprio nella via in cui viveva con la moglie.
Giungendo agli anni’80, si è letteralmente sovrastati dall’immagine imperiosa delle modelle e dai loro corpi che Newton ha reso monumentali. Nei Big Nudes, foto di nudo a grandezza naturale, il corpo è estremizzato dal formato gigante, blow-up, ed enfatizzato dal punto di vista frontale. Degli stessi anni anche la serie Naked and Dressed che racconta un progetto artistico totalmente nuovo, in cui le modelle sono fotografate nella stessa posa, prima con i vestiti e poi senza.
Una cifra stilistica unica, la sua, che comunica erotismo e sensualità pur rimanendo sempre elegante ed ironica, anche nei temi più “controversi” come il fetish o il voyeurismo.
Negli anni ‘90 l’opera di Helmut Newton conquista non solo il mondo del fashion (collaborando, tra gli altri, anche con Chanel, Versace e Dolce&Gabbana), ma anche vari ambiti culturali: le sue immagini iniziano, infatti, ad affermarsi nel mercato con quotazioni importanti, contribuendo ad elevare la fotografia a forma d’arte riconosciuta.
L’approccio di Newton diventa ancora più all’avanguardia e riceve premi in Francia, Monaco e Germania – come il Grand Prix national de la photographie vinto nel 1990 – a riconoscimento della sua capacità di ridefinire la fotografia di moda dal punto di vista artistico e socio-culturale.
Di grande interesse in mostra, polaroid e contact sheet ci aiutano a capire il processo creativo di Newton, mentre materiali d’archivio e video-documentari contribuiscono a ricostruire il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista.
Il segreto
Nell’autobiografia del 2004, Newton spiega che i nudi a figura intera gli sono stati ispirati dai manifesti diffusi dalla polizia tedesca, alle prese con la lotta al terrorismo della Rote Armee Fraktion, che stampava i manifesti dei ricercati a grandezza naturale.