Nata in provincia di Varese, Rossana Orlandi studia alla Marangoni a Milano e comincia a lavorare nella moda creando tessuti per i grandi stilisti, da Kenzo a Armani. Entra in contatto con il mondo del design e nel 2002 decide di intraprendere una nuova carriera aprendo la sua galleria in zona Magenta, oggi divenuta la Mecca per questo settore.

Viaggia in tutto il mondo, frequentando design week, negozi e atelier ed inizia ad “adottare” ed esporre artisti emergenti. Dimostrando un fiuto eccezionale, un misto di ragione e sentimento, tutti i nomi che sceglie conseguono un grande successo, facendole così presto guadagnare la fama di “guru” del design, capace di indovinare le tendenze del futuro.

Il design non deve essere solamente concepito come ideale di bellezza, ma anche come un mezzo per diffondere valori positivi cambiando le tendenze di pensiero.

(Rossana Orlandi)

Oggi la Galleria Rossana Orlandi, ed in particolare il meraviglioso giardino con il pergolato avvolto da una pianta di uva fragola centenaria, è la protagonista indiscussa di ogni Salone del Mobile, “casa” dei design lover di tutto il mondo.

Una volta entrati,  svela sin da subito la sua anima di archeologia industriale dipanandosi in grandi sale dalle enormi vetrate piene di oggetti meravigliosi che, magicamente, dialogano tra loro creando una sorta di wunderkammer contemporanea. Gli spazi, oltre 2500 metri quadrati, un tempo occupavano, infatti, la fabbrica di cravatte e sciarpe fondata nel 1882 da Hermann Prochownick. Un’eredità storica, legata al mondo della manifattura, che Rossana non ha voluto dimenticare, ma anzi valorizzare mantenendo alle pareti del grande showroom del primo piano tutte le scatole marroni che contenevano i prodotti, facendone il suo archivio.

Girando per le varie sale, è facile vedere la “prova” del suo genio visionario, basti guardare le colorate lampade di Alvaro Catalàn de Ocòn realizzate nel 2011 con bottiglie di plastica riciclate e intrecciate da artigiani colombiani, oggi un trend dell’arredamento, o le eleganti sedute di Nika Zupanc del 2015 e quelle di Jaime Hayon del 2011 che hanno anticipato il trend degli interior deco anni ’30.

Tra le novità del 2022, non si può non innamorarsi dei meravigliosi complementi di arredo in resina e ottone dorato di Jean Yves Lanvin oppure delle sculture di Sergio Roger, realizzate in lino naturale antico e ispirate all’arte greco-romana e alle sue divinità, o dello chandelier di Diederik Schneemann, artista che parte da un oggetto ripensandolo in altre “vite”, realizzato con decine di bottigliette di profumo.

Artigianalità, armonia, arguta ironia, ma anche impegno per creare Bellezza in un futuro minato dalla stessa mano dell’uomo. Rossana Orlandi è, infatti oggi, particolarmente impegnata nella valorizzazione di opere ed artisti che lavorano con materiali di riciclo, in primis la plastica, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sostenibilità. Come i bellissimi coralli di FeUSE, generati dagli scarti della produzione di acciaio da forno elettrico, un simbolo per far riflettere sulla scomparsa di molte specie marine a causa dell’innalzamento della temperatura dei mari.

La Galleria Rossana Orlandi è aperta alle visite, preferibilmente su prenotazione, e se volete rimanere, anche una pausa enogastronomica, nel suo mondo, potete riservare un tavolo all’Aimo e Nadia BistRo, situato proprio di fianco lo spazio in via Matteo Bandello, che Rossana ha arredato personalmente.

Il segreto

Rossana Orlandi non detta solo trend nel design, ma anche nella moda. Come i suoi caratteristici grandi occhiali bianchi che, solleticata dal sentirsi sempre chiedere dove li aveva comprati, ha finalmente messo in produzione nel 2015 e sono acquistabili nella sua galleria.

Info utili

Galleria Rossana Orlandi
Via Matteo Bandello 14
20123 Milano
Tel. +39 02 4674471