Arte&Stile

Il nuovo Museo del Compasso d’Oro

Gli oggetti che hanno fatto la storia del design dal 1954 a oggi

di Lavinia Colonna Preti
Il Museo del Compasso d’Oro a Milano — Lombardia Secrets

Tutta la storia del più antico e prestigioso premio internazionale dedicato al design industriale, il Compasso d’Oro, in un unico, affascinante luogo di archeologia industriale.

L’ADI Design Museum, gestito dalla Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, istituita nel 2001 da ADI – Associazione per il Disegno Industriale e situato all’interno di un ex deposito di tram e impianto di distribuzione di energia elettrica tra via Ceresio e via Bramante, racconta oltre 2500 progetti e oggetti che negli anni sono stati insigniti del premio Compasso D’Oro o ne hanno ricevuto la menzione d’onore.

Il Museo del Compasso d’Oro a Milano — Lombardia Secrets

Tutti i più grandi designer si sono confrontati con una sedia o una lampada, qui si possono conoscere le loro storie.

(Giovanni Ottonello, Art Director IED)

La storia del prestigioso riconoscimento si intreccia con quella della Rinascente, il primo rivoluzionario grande magazzino milanese.
Sin dalla fine degli anni ’40 il suo innovativo ufficio stile, grazie alla collaborazione con i più grandi architetti e designer dell’epoca, da Franco Albini a Marco Zanuso, realizzava, infatti, linee a proprio marchio di notevole originalità e stile. Nel 1951, complice il crescente fermento mediatico di cui beneficiava il comparto del design industriale, Cesare Burzio il figlio del fondatore della Rinascente, su suggerimento dei grandi progettisti Gio Ponti e Alberto Rosselli con cui collaborava, decise di realizzare una mostra con gli oggetti a proprio marchio e di lanciare un premio che celebrasse il genio creativo del Made in Italy.

Così nel 1954, identificato dal compasso di Adalbert Goeringer simbolo della sezione aurea su idea di Albe Steiner, allora a capo del dipartimento pubblicità della Rinascente, nasce la prima edizione del premio Compasso d’Oro i cui vincitori furono esposti in mostra al Circolo della Stampa a palazzo Serbelloni in corso Venezia.

Il Museo del Compasso d’Oro a Milano — Lombardia Secrets
Il Museo del Compasso d’Oro a Milano — Lombardia Secrets

A dare il benvenuto al visitatore nel Museo, facendo percepire sin da subito l’importanza della “Collezione Storica del Compasso d’Oro”, è il bellissimo video installazione “Il design entra nella storia”, firmato da IED Istituto Europeo di Design e realizzato da OffiCine (IED e ANTEO), che mostra la stretta relazione tra il design industriale e la storia del costume. Quello che ci aspetta, attraverso le varie sale, è, infatti, un affascinante viaggio nella cronaca socio-economica italiana che va dal boom economico alla nascita del trasporto di massa, dall’invenzione degli elettrodomestici sino all’avvento delle tecnologie digitali.

Nella prima sala open space si riconoscono sin da subito alcune delle più famose icone di italianità come la macchina Fiat 500, vincitrice del Compasso d’Oro nel 1959 su design di Dante Giacosa, prima vettura pensata per le famiglie italiane che negli anni ’60, forti di un grande potere d’acquisto, scoprivano le gioie delle “vacanze”, sino alle Due Guerre appannaggio delle classi sociali più abbienti, o la stupenda Ferrari F12 Berlinetta progettata da Pininfarina e Flavio Manzoni, Compasso d’Oro nel 2014.

Il Museo del Compasso d’Oro a Milano — Lombardia Secrets

Altri oggetti possono sembrare familiari e magari “già visti” nelle mille declinazioni in cui sono stati imitati negli anni, ma in realtà essi rappresentano l’assoluta avanguardia di molte tendenze e stili oggi divenuti un classico.

Basti citare Cifra di Solari, Compasso d’oro nel 1956 su design di Nani e Gino Valle, primo orologio a lettura con sistema a rulli di palette, o Grillo di Siemens progettato da Richard Sapper e Marco Zanuso, Compasso d’oro nel 1967, primo telefono con chiusura a scatto che anticipa di trent’anni i primi cellulari.

Oppure le lampade che hanno fatto la storia del light design come Eclisse di Artemide, la prima da comodino a consentire, tramite la rotazione di due sfere, di modificare l’intensità voluta della luce, e Otello di O-Luce Italia, prima a rivoluzionare completamente le classiche abat-jour e basata su un originale gioco di geometrie che vede poggiare su sé stessi una semisfera, un cono e un cilindro. Entrambe disegnate dal grande Vico Magistretti, furono vincitrici del Compasso d’Oro rispettivamente nel 1967 e nel 1979.

Il Museo del Compasso d’Oro a Milano — Lombardia Secrets

Nel Museo viene celebrata anche la nascita delle industrie milanesi più iconiche, come quella della moda. Qui si può, infatti, vedere il primo abito confezionato completamente senza cuciture dalla designer milanese Nanni Strada, Compasso d’Oro nel 1979, che aprì la strada alla mitica moda anni ’80 degli abiti colorati fascianti.

Questi sono solo alcuni esempi che fanno ben comprendere il ruolo centrale del nostro Paese nel panorama del design mondiale. Un invito ad approfondire le tante storie e primati che si celano dietro gli oggetti esposti nel Museo, magari facendo shopping nella libreria specializzata e nel negozio dove si possono acquistare alcuni dei prodotti in mostra – come le lampade Parentesi e Mayday di Flos, Eclisse, Tolomeo e Tizio di Artemide e la caffettiera espresso Ossidiana di Alessi – o prendere un drink all’Officina Design Caffè firmata da Marco Ferreri, Compasso d’Oro alla carriera nel 2020.

Si ringrazia IED, Istituto Europeo di Design per l’alta formazione nel campo del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, per la visita guidata.

Per maggiori info

ADI Design Museum
Piazza Compasso d’Oro 1, 20154 Milano
(Ingresso da via Ceresio 7 – Via Bramante 42 – Piazzale Cimitero Monumentale)

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