Cuore del Rinascimento mondano a Milano, ma anche di quella spinta creativa avanguardista che ha gettato le basi per elevarla a capitale mondiale del design.
Casa degli Atellani è uno dei capolavori del Rinascimento, famosa per essere stata al centro della scena della Corte di Ludovico il Moro, Duca di Milano, che nel 1490 la regala per merito di servizio al suo fidato collaboratore Giacometto di Lucia dell’Atella. La proprietà, inoltre, ospita la celebre “Vigna di Leonardo”, il vigneto che nel 1498 il Duca regala a Leonardo da Vinci, che suo ospite e cortigiano, aveva realizzato gli affreschi, tra cui il celebre Cenacolo, per la vicina chiesa di Santa Maria delle Grazie edificata per suo volere.
Ma la Casa degli Atellani è anche uno dei capolavori, se non il capolavoro, di Piero Portaluppi, uno dei geni multi-talento che nel dopoguerra ha ridisegnato Milano gettando le basi di quello stile unico che anni più tardi la ha resa capitale del design mondiale. Ingegnere e architetto, Portaluppi, è oggi conosciuto in particolare per alcune realizzazioni tra cui Villa Necchi Campiglio, capolavoro déco protagonista del film I am Love con Tilda Swinton, Palazzo Crespi in Corso Matteotti, il Planetario Hoepli, l’Albergo Diurno in Piazza Oberdan. Portaluppi fu anche designer, vignettista, film-maker, collezionista e curioso viaggiatore, passioni che si riflettono in tutte le sue creazioni che in comune hanno, oltre alle armoniose simmetrie Art Deco tipiche degli anni tra le due Guerre, un’eccentrica commistione di stili e epoche che mescolano, con gusto inconfondibile, il classico con il contemporaneo.
Dopo il passaggio di varie proprietà, Casa degli Atellani nel 1919 viene acquistata dall’ingegnere e senatore Ettore Conti, di cui Portaluppi ha sposato la nipote, che gli affida la completa ristrutturazione. Ne stravolgerà l’assetto, abbattendo muri e recuperando molti dei decori originali, dando così vita a un unicum architettonico di grande originalità e teatralità.
Nel palazzo, Portaluppi allestirà anche il suo appartamento personale, uno spazio eclettico ed affascinante, dove vivrà dal 1922 fino alla sua scomparsa nel 1967. Oggi residenza del nipote Piero Castellini Baldissera, anch’egli celebre architetto, è un tripudio di estetica e dell’amore per il dettaglio, ove nulla è lasciato il caso. La passione per gli orologi solari, di cui Portaluppi era collezionista, per i trompe-l’œil floreali e per la creazione di oggetti d’arredo, come sedie, divani, scrivanie, si mescola con genio alle forme geometriche déco influenzate da un Oriente idealizzato nei suoi codici stilistici.
Un amore per la sintesi di stili di epoche diverse che si evince in anche in un altro gioiello di Casa degli Atellani: la cinquecentesca Sala dello Zodiaco affrescata con i 12 segni zodiacali, i carri dei pianeti, la carta d’Italia, la Rosa dei venti e alcune figure che rappresentano le stagioni e una serie di motti in latino, a cui Portaluppi fa aggiungere vari dettagli tra cui il suo motto “Faire sans dire”e le iniziali H e J, di Hector (Ettore Conti) e Joanna (Giannina Casati, sua moglie).
Casa degli Atellani rappresenta, quindi, non solo il crocevia che ha segnato la storia del Rinascimento a Milano, ma anche cuore di quella spinta creativa avanguardista che ha visto grandi architetti, da Gio Ponti a Franco Albini, coevi di Portaluppi, ridisegnare la storia del design italiano.
E oggi, questo sogno si può anche vivere, oltre che visitare. Nel palazzo, infatti, è anche possibile alloggiare in 6 suite ristrutturate da Piero Castellini Baldissera e Filippo Taidelli.
Info utili
Casa degli Atellani
Corso Magenta 65
20123 Milano